di Fabiola Bace* 

La logopedia è un ramo delle professioni sanitarie che si occupa di valutazione, educazione e riabilitazione di tutte quelle fragilità correlate ai disturbi della voce, disturbi del linguaggio e della comunicazione, disturbi dell’apprendimento, disturbi della deglutizione e disturbi cognitivi connessi.

Quando la logopedia serve ai bambini

A rivolgersi alla figura del logopedista sono i genitori su consiglio degli insegnanti oppure del medico pediatra. I primi segnali di allarme arrivano nel momento in cui genitori o insegnanti notano che il bambino utilizza un linguaggio poco chiaro con un vocabolario povero, le parole che pronuncia sono distorte o molto semplificate, oppure comunica utilizzando i gesti piuttosto che le parole e non socializza con i coetanei ma preferisce giocare sempre da solo.

Presso il nostro centro clinico Prometeo ci occupiamo della presa in carico e la valutazione di bambini in età evolutiva con disturbo primario di linguaggio (DPL), disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), disturbo dello spettro autistico, sordità, e alcune patologie genetiche (come, per esempio, Sindrome di Down).

Il logopedista non lavora mai solo, ma è in costante collaborazione con altri professionisti sanitari come, per esempio, il neuropsichiatra infantile, i terapisti neuro occupazionali, lo psicologo, l’odontoiatra, l’otorinolaringoiatra.

Come si struttura la valutazione logopedica

La valutazione logopedica dei bambini in età evolutiva si effettua in diversi step, durante i quali è importante poter creare un ambiente sereno per il bambino in modo tale che egli possa anche arrivare ad instaurare un buon rapporto con il terapista.

> Osservazione nel gioco e nella relazione
Il primo step della valutazione si svolge tramite l’osservazione al gioco, facendo scegliere al bambino un gioco a suo piacimento e osservando con calma come si comporta.
È fondamentale capire anche come si relaziona il minore con il terapista durante il gioco, se lo rende partecipe oppure preferisce giocare da solo, se descrive ciò che sta facendo, risponde alle domande che gli vengono poste oppure preferisce giocare in silenzio.
Tutte queste piccole osservazioni, che nella vita quotidiana potremmo involontariamente non notare, sono degli indicatori molto importanti per l’eventuale futuro percorso riabilitativo.

> Osservazione dell’eloquio
Dopo di che si effettua una raccolta di eloquio spontaneo, per capire quanto è ampio il vocabolario del bambino e se vi sono presenti delle difficoltà linguistiche. La raccolta dell’eloquio spontaneo è utile anche per dare spazio al bambino di parlare un po’ di sé stesso senza dover rispondere a domande lunghe e noiose, ma semplicemente giocando e descrivendo o raccontando quello che desidera.

> Osservazione quantitativa attraverso i test
Successivamente si effettua una valutazione più dettagliata, somministrando dei test standardizzati (che sono suddivisi per età) pensati per esaminare delle aree specifiche del linguaggio e l’apprendimento del bambino.
È molto importante che il bambino sia consapevole del perché si fanno queste prove e cosa verrà osservato; è bene renderlo partecipe, spiegargli ogni step attraverso un linguaggio adeguato all’età. In questo modo il bambino affronterà la valutazione e l’eventuale percorso terapeutico con maggiore serenità, si potrà divertire imparando cose nuove, e colmare quelle piccole difficoltà che potrebbe riscontrare nella pronuncia di alcune parole, oppure nello svolgimento delle attività scuola.

Il ruolo della famiglia

Se dalla valutazione dovesse emergere la necessità di intraprendere un percorso terapeutico, è molto importante poter contare sulla continua collaborazione delle famiglie dei nostri piccoli utenti.
Presso il nostro centro clinico la comunicazione con le famiglie è fondamentale per poter creare una catena di supporto durante tutto il percorso terapeutico. Lavorando tutti insieme e in sintonia possiamo rendere più semplice e piacevole il percorso di terapia logopedica non solo per il minore, che da questa esperienza potrà trarre dei benefici per il futuro, ma anche per i suoi caregiver e per i terapisti che lo accompagneranno durante tutto il tragitto.


* Fabiola Bace, logopedista iscritta all’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.
Esperta in valutazione e trattamento dei disturbi primari del linguaggio e disturbi di apprendimento in età evolutiva.