Di Yuri Benaglio
Operatore presso il Centro Sammartini

Oggi vi raccontiamo la storia di un ragazzo, agganciato e seguito dal nostro servizio per quattro anni, che ha raggiunto una completa autonomia un mese fa: Abdou (nome di fantasia), classe 1998, originario della Guinea.

 

DICEMBRE 2018 – PRIME ACCOGLIENZE
Abdou si presenta per la prima volta presso il nostro servizio nel dicembre 2018
presentando un appuntamento in Questura a Foggia per il rinnovo del permesso di soggiorno. Racconta di essere venuto a Milano, come molti, in cerca di un lavoro che in altre zone d’Italia non ha trovato. In Guinea ha frequentato solo le scuole primarie. Appare scoraggiato. Viene accolto nelle prime strutture notturne del Comune.

 

FEBBRAIO 2019 – IL PRIMO COLLOQUIO E IL SOGNO DA PASTICCIERE
Due mesi dopo Abdou sta ancora dormendo in una nostra struttura del Piano Freddo. Una nostra assistente sociale, Elena, lo vede in colloquio per approfondire la sua storia. È in Italia da tre anni: Messina, Bari, Foggia, poi Milano. Qui non ha né familiari né amici, non ha entrate economiche, pranza e cena nelle mense gratuite. È disoccupato ma sta cercando un lavoro: è fortemente determinato a costruire qualcosa a Milano. Ha un curriculum con esperienza nella ristorazione e nelle pulizie.  Racconta di aver inviato molti curriculum online e di averne portati altrettanti a mano. Vorrebbe frequentare un corso di pasticceria, ma non ha soldi. Elena si attiva e progetta insieme ad Abdou i prossimi passi: trasferimento dal Piano Freddo in una struttura ordinaria (di quelle aperte H24 e tutto l’anno), scuola di italiano, corsi di formazione, successivo spostamento della residenza a Milano e conseguente segnalazione al Celav – Centro di Mediazione al Lavoro per la ricerca di un’occupazione lavorativa stabile.

 

MARZO 2019 – IL PRIMO CONTRATTO DI LAVORO
Un mese dopo, a colloquio con Elena, il ragazzo racconta di aver ottenuto in autonomia (grazie a un amico) un primo contratto di lavoro presso una fabbrica di cinture: venti ore settimanali, validità di tre mesi. Il contesto lavorativo appare però fin da subito molto difficile: da contratto dovrebbe fare quattro ore al giorno, ma ne fa nove. In più può godere di soli due giorni di riposo al mese. Dovrebbe guadagnare circa ottocento euro, ma passato un mese non ha ancora percepito il primo stipendio. Abdou però stringe i denti e ottiene la proroga del contratto per altri tre mesi.

 

DICEMBRE 2019 – L’IPOTESI DI UNA MICRO-COMUNITÀ
Nel frattempo, si è iscritto in una scuola guida di piazzale Cuoco per prendere la patente. Elena e i responsabili della struttura in cui Abdou sta ancora dormendo iniziano a ipotizzare un inserimento del ragazzo in una micro-comunità, un contesto più tutelante e più stimolante in cui sperimentare tracce di autonomia. Ha tutte le carte per farcela: è giovane, è autonomo, è intraprendente. Gli viene sottolineata l’importanza di aderire a un rapporto bidirezionale. Il Centro Sammartini potrebbe investire su di lui, a patto che lui faccia altrettanto con se stesso.

 

GENNAIO 2020 – L’INGRESSO IN MICRO-COMUNITÀ E IL COVID
A gennaio entra ufficialmente in una micro-comunità del Comune di Milano. Ma due mesi dopo scoppia anche in Italia la pandemia da covid. Le conseguenze di quel periodo sono note a tutti: molti hanno perso il lavoro. Tra questi il nostro Abdou. Il periodo che avrebbe dovuto coincidere con l’avvio di un percorso di progressiva autonomia inciampa in un grosso ostacolo.

 

SETTEMBRE 2020 – SALTA IL TIROCINIO
Per Abdou, seguito anche dal Celav, viene approvato un tirocinio in una nota azienda specializzata nella vendita di mobili con inizio a novembre. Ma, a seguito delle chiusure imposte dai decreti nazionali del periodo in contrasto all’emergenza sanitaria, anche questa esperienza viene meno. Elena mi racconta che quello è stato il momento più difficile per lei, in qualità di assistente sociale: “Abdou è stato paziente e ha seguito tutte le indicazioni. Non volevo che questa notizia, oltre allo sconforto che sicuramente avrebbe generato, minasse la relazione di fiducia nei confronti del servizio e degli operatori”.

 

OTTOBRE 2020 – UN NUOVO SPIRAGLIO
Non tutti i mali vengono per nuocere, forse. Sempre grazie al supporto del Centro Mediazione al Lavoro e alla collaborazione proficua di Elena, al ragazzo viene offerto un altro tirocinio presso un’azienda metalmeccanica di Caravaggio (in provincia di Bergamo). Sei mesi iniziali, poi il contratto di un anno, infine un indeterminato: questo è quanto gli viene prospettato. Abdou è determinato a sfruttare al meglio questa possibilità.

 

DICEMBRE 2021 – A UN PASSO DALL’AUTONOMIA
A distanza di un anno, Abdou prosegue il suo lavoro presso l’azienda metalmeccanica. A maggio 2022 scadrà il contratto determinato e, se tutto andrà bene, gli verrà proposto un indeterminato. Fare avanti e indietro tra Milano e Caravaggio è complicato, ma ora come ora non può fare altrimenti e ne è consapevole. Sta risparmiando qualcosa ogni mese, ha circa duemila euro da parte. Si è iscritto alla terza media. È contento, ma anche molto stanco. In micro-comunità si trova bene, ma vorrebbe un luogo in cui essere ancora più autonomo. Vorrebbe infatti cucinare da solo o invitare alcuni amici. Sta iniziando a cercare un appartamento a pagamento ma è difficile, tra caparra e i vari anticipi e garanzie richiesti. La situazione, in ogni caso, è matura: Abdou è pronto a spiccare il volo.

 

MAGGIO 2022 – IL PRIMO COLLOQUIO CON FEDERICA
“Il ragazzo è sul pezzo”. È stata la prima risposta che mi ha dato Federica, una nuova assistente sociale di Spazio Aperto Servizi presso il Centro Sammartini, quando le ho chiesto come gli è apparso Abdou durante il loro primo colloquio. Federica ha infatti sostituito Elena ​nel percorso di supporto del ragazzo. Ha subito ipotizzato una prima data di dimissioni di Abdou dalla micro-comunità per luglio.

 

LUGLIO 2022 – ABDOU HA TROVATO CASA
Abdou ha trovato una casa, proprio a Caravaggio dove lavora
: è un appartamento che condividerà con un altro ragazzo, l’affitto è di cinquecento euro da dividere in due. Ha ottenuto anche la certificazione della scuola media. Viene ufficialmente chiusa la presa in carico da parte del Centro Sammartini. Dopo quattro anni, il giovanissimo Abdou (appena 24 anni) ha trovato finalmente la sua dimensione e una certa stabilità. Con un sogno, per ora rimasto nel cassetto, che magari troverà prima o poi la luce: quello di diventare pasticciere.

 

Lo abbiamo definito il percorso perfetto perché il ragazzo ha sperimentato tutti i nostri tipi di accoglienza: è stato ospitato prima in una struttura solo notturna, poi in una ordinaria (di quelle aperte tutto l’anno e H24), infine in una più tutelante e incentivante micro-comunità. Al contempo ha sempre dimostrato impegno, collaborazione e intraprendenza per uscire dalla condizione di grave marginalità in cui si era ritrovato.
E ha ottenuto i risultati per cui noi del Centro Sammartini lavoriamo ogni giorno.