Il 22 e 23 luglio si è tenuto a Matera il J FEST – Il Festival delle SMARTEEN CITIES, organizzato dal Consorzio La Città Essenziale nell’ambito di Giovani Connessi, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e che ci vede tra i partner.
Durante l’evento si sono alternate le voci di ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato ai laboratori realizzati da Giovani Connessi sui vari territori.
Il Festival è stata un’occasione di incontro e confronto tra i giovani delle idee di Smarteen Cities prodotte nei territori, una nuova concezione dell’abitare a misura di teenagers, che rispecchi i loro sogni e le loro ambizioni.
Come SAS abbiamo portato sul palco la nostra idea di Smart City e Smart School con l’esperienza di Radio Porta-Mi Con TE, la radio nata durante la quarantena grazie alla collaborazione fra l’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano, noi di Spazio Aperto Servizi e Shareradio.
Com’è stata questa radio? L’abbiamo chiesto direttamente a Noemi e Davide, due speaker di Radio Porta-Mi Con TE, che in rappresentanza di tutta la redazione sono andati al J Fest a Matera.
Come nasce Radio Porta-Mi Con TE?
Nasce 2 anni fa, nell’ambito del progetto Giovani Connessi, grazie all’idea dei tre referenti Sabrina, Carlo e Matteo.
Nonostante i due anni difficili la radio non si è fermata ed ha continuato a creare contenuti e a divulgarli grazie a Shareradio.
Come è organizzata la Radio? (redazione, scelta dei temi, messa in onda…)
La radio accoglie molti studenti di tutte le età, che divisi in redazioni pensano, scrivono e producono le puntate.
I temi che trattiamo sono molti e sempre diversi, abbiamo i ragazzi del “Corriere della sedia” una redazione che tratta argomenti di attualità e di temi sociali vicini agli studenti. Altre redazioni invece trattano temi come la musica o il cinema.
Tutti noi abbiamo imparato, grazie agli educatori sempre al nostro fianco, a utilizzare i programmi di montaggio e tutti gli altri strumenti indispensabili per una radio.
Qual è stata la reazione degli insegnanti e dei vostri compagni all’idea di creare una radio? La partecipazione è cambiata con il tempo?
C’è stata sicuramente molta curiosità riguardo a questa novità e molti compagni e docenti si sono anche prestati ad essere intervistati per le nostre puntate. Tanti ragazzi hanno iniziato convinti e determinati, qualcuno chiaramente, come succede in tante altre occasioni, ha dovuto lasciare per problemi personali o scolastici. Ma siamo fiduciosi che sempre più ragazzi possano essere affascinati dal nostro progetto. E ora visto che noi siamo già inseriti possiamo anche dare una mano a far sì che anche gli altri, come noi, si integrino bene nel progetto e riescano a creare novità e legami.
Com’è stato partecipare al J Fest?
Emozionante! Per arrivare a Matera abbiamo fatto un bel viaggio, con treno, aereo e poi navetta per arrivare in città.
Qui abbiamo avuto l’opportunità di presentare il nostro progetto con Giovani Connessi e di ispirare nuovi ragazzi a creare una radio tutta loro. Abbiamo visto i progetti delle altre scuole, ci siamo confrontati e abbiamo partecipato alla creazione del Manifesto marchiato Giovani Connessi.
Che cosa vi ha insegnato questa esperienza, cosa vi “portate” a casa?
A casa portiamo molte conoscenze: abbiamo imparato a usare nuove tecnologie e nuovi strumenti, come funziona una radio, come lavora una redazione. Dalla ricerca del materiale alle registrazioni, è stato istruttivo e divertente!
Inoltre, la radio ci ha permesso di acquisire una maggiore sicurezza e capacità di linguaggio, anche davanti ad un pubblico. Insomma, una bella esperienza che ci potrà aiutare anche dal punto di vista scolastico con esposizioni migliori e più fluide.
Non ci resta solo che ringraziare, a nome di tutta la redazione, chi ci ha dato la possibilità di dare voce agli studenti – la nostra scuola, Giovani Connessi, Spazio Aperto Servizi e Shareradio – e soprattutto tutti gli ascoltatori e fan della nostra super radio!
Giovani Connessi è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto vuole ridurre tra gli adolescenti 11-17 il digital divide e limitare la dispersione scolastica, mostrando ai ragazzi le opportunità di utilizzo consapevole del web e della tecnologia. Nasce all’interno della rete del Gruppo Cooperativo CGM e coinvolge cooperative, Scuole, Enti pubblici, Università e Fondazioni. Le attività vengono realizzate in sei regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Basilicata, al fine di consentire un confronto valutativo tra le differenti pratiche.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata sul sito di Con i Bambini