Di fronte all’emergenza sanitaria, come cooperativa ci siamo subito messi in moto per trovare soluzioni veloci ed efficaci per continuare a essere vicini alla popolazione anziana, la fascia particolarmente colpita dalle restrizioni imposte dalle autorità.
Infatti, con la necessità di permanere presso il proprio domicilio e l’impossibilità di favorire momenti di socialità e occasioni di incontro, un numero significativo di persone anziane si è ritrovata isolata in casa.
A Milano la popolazione over 65 anni è pari a 317.663 persone, il 22,8% della popolazione residente.
Il municipio con la maggiore percentuale di anziani è il Municipio 6: i cittadini over 65 risultano essere 38.021, quasi il 25% della popolazione residente. Inoltre, questo specifico territorio risulta essere il secondo Nucleo di Identità Locale con il più alto numero di nuclei di anziani soli.
È proprio nell’ambito del Municipio 6 – in cui siamo presenti da tanti anni con interventi domiciliari di assistenza alla popolazione anziana, spazi di socialità e servizi di custodia sociale – che abbiamo attivato il progetto “Veniamo noi da te”, con il sostegno di Cesvi e del Municipio 6 che ha patrocinato l’iniziativa per prevenire situazioni di emarginazione e isolamento degli over 65 attraverso attività di sostegno presso il domicilio.
Dal 13 marzo, data di inizio del progetto, abbiamo raggiunto oltre 200 persone, il 40% ha più di 80 anni e il 75% sono donne.
La persone sono venute a conoscenza del servizio principalmente grazie al Municipio 6 e chiamando il numero attivato dal Comune, che attraverso l’iniziativa #MilanoAiuta coordina e monitora le attività a livello cittadino.
Il nostro team di operatori presenti sul territorio si preoccupa quotidianamente di garantire un aiuto pratico per rispondere alle necessità della vita quotidiana, come la spesa (il servizio più richiesto), i farmaci e piccole commissioni, ma anche ascolto e vicinanza.
Chiara Parrella, educatrice di Spazio Aperto Servizi da 3 anni e mezzo, è la coordinatrice del progetto ed è proprio lei che si occupa del primo contatto e dell’ascolto telefonico.
Il lavoro che svolge è fondamentale per le persone anziane ma rappresenta un aiuto importante anche per se stessa.
“Quando ho ricevuto la proposta di coordinare questo servizio, mi sono sentita molto sollevata. Ho una patologia autoimmune, quindi mi trovo in una situazione di fragilità che mi obbliga a restare a casa. Il poter lavorare e il sentirmi parte di una Comunità è stato per me sicuramente di grande importanza anche proprio per il mio umore”.
Solo un telefono e un computer, non c’è contatto fisico. Eppure queste persone si sono subito fidate e affidate a Chiara e per molti di loro è diventata un punto di riferimento, a cui non solo dettare la lista della spesa, ma anche raccontare i propri sentimenti, paure e speranze.
“Questo mi ha stupito perché sono persone che sento 1-2 volte alla settimana, non ci conosciamo, eppure molte di loro mi hanno proposto di andarle a trovare appena questa emergenza finirà. Mi vogliono conoscere, far vedere la loro casa”.
Chiara ben presto è diventata una voce amica che non li fa sentire soli. Come lei stessa sottolinea, garantire un sostegno concreto attraverso la spesa è sicuramente importante, ma il valore più grande di questo servizio è dato dall’attenzione all’ascolto: “È vero che le persone che chiamano hanno un bisogno pratico, però poi è un bisogno di compagnia. Compagnia che in questo periodo stanno facendo anche a me”.
Ascolta la testimonianza completa di Chiara!