Noi di Spazio Aperto Servizi, insieme a Cesvi e con il patrocinio di Municipio 6, abbiamo attivato a Milano il progetto “Veniamo noi da te” che vuole supportare la categoria degli over 65, spesso soli o con parenti che abitano fuori dalla città, con interventi domiciliari, fornendo non solo un aiuto pratico (spesa, pagamento bollette e piccole commissioni) ma anche ascolto e vicinanza.

Questa è la testimonianza del signor Gaetano, uno degli anziani beneficiari del progetto che una volta a settimana usufruisce del servizio della spesa a casa.

«Sono venuto a conoscenza di questo servizio realizzato da Spazio Aperto Servizi e Cesvi, dal Comune di Milano: esplosa l’emergenza, ho mandato un’email al Municipio 6 della mia zona Giambellino-Barona chiedendo un aiuto che mi consentisse di provvedere alla spesa senza uscire di casa.
Prontamente mi hanno inviato il volantino di “Veniamo noi da te” invitandomi a contattare il nome indicato, Chiara Parrella, che ha risolto i miei problemi.

Sono un pensionato di 68 anni, vivo da solo e ho da tanti anni problemi di salute che con l’avanzare dell’età si sono aggravati. Le avvertenze che sento ripetere continuamente in televisione a tutela della salute soprattutto di noi anziani, mi sono state prescritte dal mio medico pneumologo già 40 anni fa. Sono raccomandazioni che io sono costretto a seguire da sempre.

Nelle mie condizioni, vivere a Milano non è mai stato facile, il clima non aiuta e il freddo è mio nemico. Per non prendermi una brutta bronchite, che richiederebbe mesi di cure, in inverno ho sempre dovuto limitare le mie uscite a quelle strettamente necessarie per andare dal medico, fare la spesa e sbrigare piccole commissioni insieme a un mio amico. La primavera ha invece sempre rappresentato il momento dell’anno migliore perché, posso finalmente uscire di casa, fare piacevoli passeggiate e godermi di più la città.
Perciò in questi giorni, in cui finalmente la temperatura è ritornata a essere gradevole, mi pesa dovermi attenere alle disposizioni e rinunciare a questa mia abitudine, fare moto per me è molto importante.

Un conto è rimanere a casa volontariamente, un altro è rimanerci coattivamente.
Quando si è spinti dall’obbligo ci si vorrebbe ribellare, ma considerata la situazione, credo sia importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni che ci hanno fornito, e per una persona con le mie difficoltà lo è ancora di più.
Bisogna fare in modo che l’emergenza non diventi mai in panico: è molto facile dirlo, molto meno metterlo in pratica. Con le notizie che sentiamo tutti i giorni alla TV è difficile non farsi prendere dall’ansia.

L’unico modo è seguire le regole, senza discutere, consapevoli che sono necessarie per tutelare la salute di tutti, e affidarsi a persone che possono darci una mano ad affrontarlo con meno fatica.
Io queste persone le ho trovate, in Chiara e tutti gli operatori che svolgono questo servizio essenziale, quasi vitale, per me che non avrei alternative e non saprei come fare per avere da mangiare.
Una volta il mio medico, nel raccomandarmi di stare a casa, mi disse: “A lei che piace tanto scrivere, si sieda e scriva”. Ho pensato perciò di affidare i miei ringraziamenti, a Chiara e a tutti i ragazzi che mi offrono il loro sostegno, alle parole di questa poesia.»

Nel cielo di Milano brilla una stella:
è quella di Chiara Parrella,
che con i suoi volontari efficienti
sostiene dei deboli i cuori e le menti.

Il virus che infetta ha una corona,
ma non è regale e imprigiona,
e semina oltre il dolore anche la paura
nell’attuale notte ostile ed oscura.

Ora che sotto la Madonnina
poco si salva dalla rovina,
gli anziani sono i più tartassati
da un provvedimento che li ha segregati.

Costoro anelano al cibo da masticare
e a quello, insolido, per sognare:
al secondo provvede (forse) la televisione
ma il primo è atteso con trepidazione.

E a procurarlo ecco la cooperativa –
una delle poche istituzioni ancora viva –
che Parrella governa con sapienza,
coniugando il tatto con la prudenza.

I volontari suonano alle porte,
in mano hanno le sporte
che consegnano con un sorriso:
e per gli anziani è il Paradiso.

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