Condividiamo l’articolo pubblicato da Fondazione Guido Venosta sull’avvio del progetto Happy.diventare capaci che ci vede impegnati come Spazio Aperto Servizi sul territorio di Milano.
“Happy. diventare capaci” è un progetto promosso da Minotauro, Spazio Aperto Servizi, CSV Monza-Lecco-Sondrio e Le Comunità della Salute, con il sostegno della Fondazione Guido Venosta.
Nato nel 2024, si ispira al principio indicato dall’OMS/Europa “Nothing about us, without us” (“Nulla su di noi senza di noi”), mettendo al centro i bisogni e le voci degli adolescenti (13-19 anni) dell’area metropolitana milanese e della provincia di Monza e Brianza.
In un contesto globale in cui i suicidi rappresentano la terza causa di mortalità tra i giovani di età 15-29 anni (fonte World Health Organization, 2021), Happy nasce come risposta concreta a una crescente domanda di ascolto, sostegno e prevenzione.
L’obiettivo è rafforzare le competenze relazionali, emotive e sociali dei ragazzi, coinvolgendo al tempo stesso genitori, insegnanti e associazioni del territorio per costruire una vera e propria comunità educante.
Il percorso, attivo a Milano, Seregno e Sovico, vede la partecipazione di 350 adolescenti, insieme a 60 genitori, 60 insegnanti e 30 associazioni locali, attraverso laboratori creativi, spazi di ascolto psicologico, momenti formativi e attività di cittadinanza attiva.
La visione della Fondazione
Giuseppe Caprotti, sottolinea il senso profondo dell’iniziativa:
“Con questo progetto vogliamo generare fiducia e valorizzare i talenti di ogni adolescente, offrendo ascolto, strumenti e opportunità che li aiutino a affrontare le sfide di oggi con maggiore autonomia, serenità e capacità di orientarsi nel proprio percorso di crescita.”
L’approccio psicologico
Per Alessia Lanzi, project leader e psicoterapeuta del Minotauro:
“Gli adolescenti vivono un tempo di fragilità, trasformazioni e pressioni sociali. Happy nasce proprio per offrire spazi sicuri di espressione e ascolto, in cui possano scoprire e rafforzare le proprie risorse emotive e relazionali”.
La rete educativa
Dal lato di Spazio Aperto Servizi, il Presidente Maria Grazia Campese evidenzia il ruolo della comunità educante: “Crediamo che la scuola sia il primo luogo in cui la comunità educante prende forma. Attraverso i laboratori di Happy entriamo nelle scuole per favorire il dialogo, la consapevolezza e la fiducia reciproca tra adolescenti, insegnanti e famiglie. È in questi spazi condivisi che si costruisce la possibilità di “diventare capaci”: insieme.”
Il valore del volontariato e del territorio
Infine, Filippo Viganò, Presidente del CSV Monza-Lecco-Sondrio mette in luce la dimensione comunitaria: “Happy è anche un modello di coprogettazione: attiva le reti territoriali e crea sinergie tra scuole e associazioni, dando vita a esperienze educative che mettono davvero i giovani al centro”.
Un investimento per il futuro
Laboratori di podcast, sport, street art e calligrafia; percorsi per la gestione dello stress scolastico; colloqui individuali di counseling; incontri per famiglie e sportelli online per docenti. Sono solo alcune delle attività già avviate e che rappresentano un investimento concreto sul capitale umano delle nuove generazioni.
Il 22 novembre a Seregno, presso il Liceo Parini dalle 10:00 alle 11:30, si terrà la conferenza di presentazione del progetto con uno specifico focus sugli adolescenti “Dalla fragilità alla capacità, “Happy” una nuova prospettiva per gli adolescenti”. Verranno esplorate le fragilità che caratterizzano le nuove generazioni, come ansia e solitudine, accanto alle loro risorse, tra cui creatività, voglia di futuro e capacità di relazione. L’incontro sarà l’occasione per riflettere sul ruolo degli adulti, sull’importanza di accompagnare i ragazzi e costruire una comunità educante capace di ascolto e confronto, rafforzando il sostegno a famiglie e scuole.
Interverranno Alessia Lanzi, psicoterapeuta e project leader di Happy. Diventare capaci e Giuseppe Caprotti, Presidente della Fondazione Guido Venosta che sostiene e promuove il progetto.