A San Donato Milanese abbiamo sviluppato un nuovo modello di abitare sociale, a conclusione di un percorso di co-progettazione avviato con l’Amministrazione Comunale fin dal 2016. 

Il progetto nasce dalla profonda convinzione che una proposta di abitare sociale e working sia l’occasione per realizzare una forte azione di coesione e sviluppo sociale, oltre a una riqualificazione del patrimonio abitativo di proprietà del Comune, che mira a coinvolgere i soggetti (istituzionali e non) attivi sul territorio, per una visione complessiva e di sistema, e propedeutica alla realizzazione di azioni d’impatto realmente efficaci. 

Il progetto prevede, per 12 anni, la gestione di 10 appartamenti “non Erp” di proprietà del Comune di San Donato M.se: 

  •  6 appartamenti si trovano a Poasco (3 bilocali e 3 trilocali) e sono stati trasferiti al Comune da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzataIl piano seminterrato è adibito a spazio di working e socialità per gli abitanti: un luogo aperto, di accoglienza e confronto, in cui sentirsi davvero a “casa”. Uno di questi alloggi è destinato ad appartenenti alle forze dell’ordine, in servizio sul territorio comunale. 
  •  4 appartamenti (2 trilocali, 1 bilocale e 1 monolocale) si trovano nell’area ex Bull a Certosa, e fanno parte del patrimonio comunale in base agli accordi previsti dal piano di lottizzazione. 

Il progetto si rivolge ad una eterogeneità di situazioni: 

  • Famiglie (anche monoparentali) in difficoltà abitativa 
  • Padri separati under 40 
  • Studenti e giovani 
  • Giovani coppie 
  • Studenti, ricercatori, lavoratori in trasferta 
  • Parenti di pazienti lungo-degenti 

Ulteriori destinatari, attraverso le attività realizzate negli spazi dedicati al progetto, sono: 

  • Famiglie cittadine 
  • Associazioni territoriali
  • Persone in cerca di occupazione

Informazioni e contatti

Marina Coppadoro
housingsandonato@spazioapertoservizi.org