Esattamente due mesi fa, il 4 marzo scorso, abbiamo ricevuto una visita speciale a Casa Arcobaleno. Speciale perché è legata a una storia, quella di Franco, un ragazzo di 34 anni di Monselice, in provincia di Padova, che parla di diritti, amore e generosità.

Franco, ci aveva scritto qualche settimana prima per informarci di aver fatto una donazione a Casa Arcobaleno ma soprattutto per condividere con noi la sua storia personale che l’aveva spinto a scegliere di sostenere proprio l’appartamento dedicato all’accoglienza di ragazze e ragazzi lgbt discriminati dalle loro famiglie d’origine, che gestiamo in collaborazione con il Comune di Milano.

A inizio gennaio Franco ha subito la perdita della sua compagna, Linda. Un grande dolore a cui è seguita la necessità di trovare un senso, di fare qualcosa di utile. Per questo Franco ha coinvolto parenti e amici, invitandoli a fare una donazione, a dare un aiuto, per onorare la memoria di Linda.

Linda era una ragazza molto attenta ai diritti di tutti e la sua sensibilità l’ha sempre spinta a preoccuparsi del benessere altrui, ed era anche il motivo per cui aveva scelto Scienze dell’Educazione come percorso universitario.

Le persone vicine a Linda hanno accolto l’invito di Franco e hanno scelto direttamente enti e associazioni a cui donare. Altre hanno affidato a lui la loro offerta, chiedendogli di destinarla alla causa che avrebbe voluto Linda.

Una delle tematiche a cui Linda era più sensibile è la libertà di poter amare liberamente, senza pregiudizi.

Franco ha fatto quindi una veloce ricerca e ha scelto di fare la donazione a Casa Arcobaleno per aiutare i ragazzi che accogliamo, certo che Linda avrebbe fatto la stessa scelta.

Siamo rimasti molto colpiti da questa storia e dalla motivazione che ha spinto Franco a sostenere Casa Arcobaleno. Con la sua donazione ha contribuito concretamente ad aiutare i ragazzi che, attraverso l’esperienza di Casa Arcobaleno, stanno cercando di riprendere in mano le loro vite. Ma soprattutto ci ha dato un grande insegnamento, quello di come si possa reagire, con coraggio e forza, di fronte alle difficoltà rivolgendo un pensiero agli altri.

Per questo ci è venuto naturale, e ci è sembrato giusto, invitare Franco a Milano, per conoscere “dal vivo” Casa Arcobaleno.

Il 4 marzo Franco, accompagnato da due suoi amici, è venuto a trovarci: è stato un bellissimo incontro durante il quale ha potuto conoscere uno dei ragazzi e gli educatori, la quotidianità della casa e il nostro lavoro di accompagnamento verso l’autonomia lavorativa e sociale.

Di lì a pochi giorni sarebbe scoppiata l’emergenza Coronavirus.

Siamo felici di aver avuto l’opportunità, prima che venissero chiuse le regioni e bloccati gli spostamenti, di ospitare Franco e di avergli fatto toccare con mano ciò che grazie alla sua generosità e al suo amore per Linda ha contribuito a realizzare.