Per la prima volta Spazio Aperto Servizi avvia la gestione di una scuola per un modello di educazione inclusivo e accessibile
La scuola non è soltanto uno spazio di apprendimento, ma un luogo su cui investire per affrontare le nuove sfide sociali.
È questo lo spirito che ha guidato Spazio Aperto Servizi nel maturare l’idea di una nuova impresa sociale, costituita in pieno lockdown: SAS Scuole. Un progetto che, per la prima volta a partire dal 1° settembre 2020, vede Spazio Aperto Servizi protagonista per intero nella gestione di una scuola paritaria per l’infanzia e primaria: la Giovanni XXIII di via De Predis, 8 a Milano.
Spazio Aperto Servizi sin dalla sua fondazione ha supportato il sistema scolastico del territorio milanese e dell’hinterland. Ora, grazie all’incontro con la scuola Giò 23, vi è la possibilità non solo di salvaguardare la storia di un servizio di valore e di un punto di riferimento per le famiglie del territorio, ma di interpretare la scuola come vettore di crescita per l’intera comunità. Una spinta a sperimentare nuove forme di essere e stare con i bambini e nuovi strumenti didattici capaci di far vivere i servizi educativi come momenti di incontro e di confronto.
“Assieme alla Giò 23, abbiamo l’occasione di sperimentarci proponendo e sviluppando la nostra idea di scuola come servizio dedicato non solo all’istruzione e all’educazione ma a uno spazio primario per costruire interventi a sostegno dei bambini e delle famiglie, promuovendo reti di reciprocità e rafforzando i legami e la partecipazione. Una scuola capace di dialogare con il territorio, un nuovo “spazio aperto” ai bambini, alle famiglie e alla comunità” – spiega Maria Grazia Campese, Presidente di Spazio Aperto Servizi.
“Crediamo che la scuola meriti investimenti importanti, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo. Mai prima d’ora SAS si era cimentata nella gestione diretta di una scuola. La scelta – in controtendenza – di investire in questo settore nel pieno di una pandemia risponde all’obiettivo e all’impegno di costruire un’offerta formativa accessibile e inclusiva”.
Da giugno, attraverso un percorso condiviso che coinvolge il personale docente si sta lavorando per definire le linee pedagogiche dell’istituto con l’obiettivo di promuovere il riconoscimento dell’infanzia in relazione alle altre età della vita, di migliorare la capacità dei docenti nell’individuare i bisogni legati al percorso di crescita degli alunni valorizzandone le differenze, e di promuovere l’adozione di approcci educativi e didattici basati sul rispetto dei diritti e sul coinvolgimento dei bambini in una logica di inclusione e di pari opportunità di apprendimento.
Un percorso che mira a focalizzare metodologie didattiche comuni basate sui principi del learning by doing, del lavoro in gruppo, della progettazione per obiettivi di didattica collaborativa capaci di innescare processi partecipativi e inclusivi.